Exit per FitPrime: Nasce la più grande rete italiana per il Corporate Wellbeing
Anche visto e considerato la natura disruptive dell’idea imprenditoriale (nel suo settore) e la capacità di execution del CEO Matteo Musa nel realizzarla nella forma iniziale di startup innovativa (foundation: 2016) per poi farla evolvere verso un’autentica scale-up, ne avevamo già parlato in precedenza.
Avevamo anche sottolineato come, in passato, visti i ripetuti e profittevoli round di investimenti che l’hanno supportata nella crescita, fosse stata definita «Netflix delle palestre» o del «fitness».
A questo punto, è difficile mantenere una misteriosa suspance circa il nome della company di cui stiamo parlando: il lettore attento e pratico di VC e startup avrà senz’altro capito che si tratta di Fitprime – Wellbeing Made Easy.
L’avevano definita «Netflix delle palestre» o del «fitness», come avevamo detto, ma presto la straordinaria capacità di iterazione continua e pivoting di Matteo Musa e degli altri membri del management e dei co-founders (Laura Carpintieri, Damiano Rossi e Gianluca Mozzillo) hanno portato una piattaforma B2C (possibilità di accedere ad un utente a centinaia di palestre convenzionate sparse in Italia) a una B2B – in cui la fonte primaria di revenues sono le convenzioni con corporation e SMEs che traggono indubbi benefici per i propri dipendenti in termini di benessere psicofisico, produttività ed efficienza sul lavoro.
L’avevano definita «Netflix delle palestre» o del «fitness», appunto. Vale la pena ripeterlo non solo per l’ennesima volta ma per la volta definitiva, data anche l’exit milionaria che proprio in questi giorni ha caratterizzato l’acquisizione dello unicorn statunitense Wellhub di Fit Prime, apportando al suddetto gruppo USA la leadership nel mercato di Corporate Wellbeing di quella promettente e giovane startup.
Promettente e giovane startup (il cui nome al tempo era «Checkmoov») in cui Open Seed, visionariamente, con acuto foresight delle future glorie in termini di round di finanziamenti e di exit milionaria, aveva già investito nel suo cap table, nel primo, appunto, dei round di finanziamenti da €250k operato assieme a LVenture, Boost Heroes et al.; molti dei quali parteciperanno ai successivi medesimi due round da €250k ciascuno sino al quinto da €2,5mln operato da Vertis sgr, IAG, LVenture e Club degli Investitori che ha dato il vero boost a Fit Prime per proseguire la sua crescita
Oggi Fit Prime è una realtà con più di 200 aziende convenzionate e fornisce soluzioni di benefit psicofisico, nutrizionale e del sonno (anche) taylor made per oltre 400000 dipendenti
Wellhub, invece, è un colosso che annovera più di 19000 aziende in 11 paesi a livello globale, con incrementi di performance per i dipendenti corporate notevoli: +178% incremento frequenza attività fisica, + 42% incremento fidelizzazione dei dipendenti e + 35% diminuzione della spesa sanitaria per le aziende
A cosa porterà la loro sinergia? Difficile dirlo.
Certo è che noi di Open Seed ci avevamo visto lungo, scommettendo bene e capendo fin dall’inizio la potenzialità di Fit Prime e la prospettiva che una exit milionaria potesse concretizzarsi.
Nulla di nuovo sotto il sole per noi di Open Seed.
Non è la prima né sarà l’ultima che scommettiamo sui vincenti!”